lunedì 23 aprile 2012

Gertrude Stein...L'Amore non Ha Sesso


Nel salotto parigino di Gertrude Stein si davano appuntamento Picasso ed Hemingway, Matisse e Scott Fitzgerald. E' stata una scrittrice geniale e un'infallibile mecenate. Ma soprattutto una donna appassionata e innamoratissima della sua compagna, Alice B. Toklas, con cui visse per 39 anni fino alla fine dei suoi giorni. Quella che segue è una lettera che la Stein scrive alla compagna semplicemente mentre erano in stanze diverse e Alice era indaffarata in cucina. Una lettera piena di passione, di semplicità, che crea trasporto, commozione, ammirazione, invidia. Una lettera che chiunque vorrebbe poter dedicare. L'Amore di un essere per un altro essere..perchè l'Amore non ha sesso.

"Amica mia, ho smesso di scrivere per scriverti. Ti darò questo biglietto stanotte, quando Parigi dorme e gli altri se ne saranno ormai andati. E' sabato oggi. Uno dei nostri, formidabili  sabati. La casa, questa nostra casa di Rue de Fleurus, presto si riempirà di amici. Chi verrà stasera? Hemingway, Picasso, Fitzgerald, la stravagante Zelda? Ci riuniamo qui ogni settimana, ogni sabato appunto, tra i quadri degli amici, Cezanne, Renoire, Matisse, Gauguin. E si parla, si parla, si parla. Di poesia, letteratura, di se stessi. Sono serate straordinarie fatte di profumi, vino, oppio, risate, a volte scontri clamorosi, passioni, illusioni. L'illusione di cambiare il mondo. Lo sappiamo tutti che non si può. Ma è un'illusione importante: senza ne moriremmo. Amica mia, ti sento sai. ti sento di là, mentre armeggi con i tuoi strumenti e prepari i cibi deliziosi che offriremo stasera. Ti piace farlo. A me piace che tu lo faccia. A volte vorrei aiutarti. Ma tu non vuoi. Mi vezzeggi, medichi i miei furori, asciughi laghi di tristezza in cui ogni tanto mi sembra di annegare, ti prendi cura di me, come una moglie devota. Sei una moglie preziosa. Alice, cosa sarei stata io Gertrude senza di te? Domanda stupida. I "se" e i "ma" contano niente nella vita. I ricordi invece...quelli si. Di noi insieme c'è un fiume lento che scorre silenzioso come sangue dentro di me. Eri arrivata dall'America, Alice, scampata al terremoto e all'incendio di san Francisco e Harriet Levy ti aveva portato subito da mio fratello Michael Stein. E' stao lì in Rue Madame, che ci saimo conosciute. Poi quella passeggiata ai giardini di Lussemburgo. Ti avevo dato unn appuntamento lì, ma tu non arrivavi. Ero furibonda ricordi? Faceva freddo anche se c'era il sole e all'improviso io ti avevo preso sottobraccio. La  mia mano poi aveva cercato la tua dentro al manicotto di volpe. Ti ho raccontato di me, della mia vita, dei  miei amori passati. E di May, la mia compagna di studi. Allora fosti tu ad infuriarti. Un giorno qui a casa rovistando in un cassetto avevi trovato tutte le lettere di May. E ne avevi fatto un mucchio, che con enfasi avevi gettato nel caminetto. Avevo riso di te, della tua gelosia, mentre guardavo le fiamme alzarsi più vivide, alimentate da quell'amore giovanile, ma fatto di nulla in confronto al nostro. Scusami se ho riso. Non si dovrebbe mai ridere dei sentimenti altrui. Ti sposerei davvero, ma non si può. Anche se noi lo sappiamo, siamo già sposate. E' successo a Fiesole, durante un'altra passeggiata memorabile. Nessuno con noi. Ma la promessa ce la siamo scambiata là, su quella panchina. E' una promessa che vale come quella di qualsiasi coppia, maschio e femmina, che poi tra gli applausi taglieranno la grande torta bianca. Mi accendo una sigaretta. Il piacere è qui. Tra i velluti di questa casa che sembra una piccola grotta, il nostro rifugio. E fuori il freddo. E tu, di là, presenza lieta, insostitiubile. No, ho sbagliato. I ricordi diventano ancora meglio se legati al presente. Lo dilatano, lo gonfiano come il lievito che tu starai mettendo per il dolce di stasera. E' il tessuto dei ricordi che fa di questo momento pacifico e di amore qualcosa di più che un momento di amore. Sono pigra e stanca. Ma ora verrò di là. Da te. A darti un bacio sulla nuca inerme."

da leggere "Autobiografia di Alice Toklas" G.Stein- Einaudi



dott.ssa Manuela Carone

sabato 14 aprile 2012

Dichiarazione di Autostima...da leggere ogni mattina

Virginia Satir (Neillsville, Wisconsin, 26 giugno 196 – 10 settembre 1988) è stata una psicologa statunitense, famosa psicoterapeuta, conosciuta per i suoi studi e per la pratica clinica, che ebbero come riferimento la metodologia della terapia familiare. Virginia Satir ha incontrato più di tremila famiglie, cioè più di diecimila persone. Incontri con una coppia, una famiglia, la famiglia allargata, o diverse famiglie in seminari di una settimana, con contatto continuo, ventiquattr'ore su ventiquattro.
Secondo Virginia Satir la famiglia è il luogo essenziale di crescita delle potenzialità umane, poichè in essa si forma la persona nella sua duplice dimensione: individuale e sociale.
Le famiglie sono le unità sociali di base, per cui, aiutandole a svilupparsi, si fa progredire l'intera società.
I suoi workshop e le sue presentazioni avevano il potere di tenere la gente come “incantata”, mentre apprendevano cose pratiche circa se stessi, la comunicazione, la vita in famiglia e in comunità.
Il suo humour, la capacità di creare immagini e role-playing riuscivano a portare in superficie i sentimenti delle persone.
Virginia Satir ci ha lasciato il suo favoloso ottimismo e questa bellissima Dichiarazione di Autostima che invito a leggere per riflettere su noi stessi, su quello che siamo e possiamo essere prendendo ciò che di autentico c'è in noi.

dott.ssa Manuela Carone

Dichiarazione di Autostima di Virginia Satir

 

Io sono io. In tutto il mondo non esiste nessuno che sia come me.

Tutto quello che proviene da me è autentico, perché sono soltanto io a sceglierlo.

Io possiedo tutto di me, il mio corpo, le mie sensazioni, la mia bocca, la mia voce, tutte le mie azioni, che siano per gli altri o per me.
Possiedo le mie fantasie, i miei sogni, le mie speranze, le mie paure.

 Possiedo i miei trionfi e successi, tutti i miei fallimenti ed errori perché possiedo tutto di me e sono in grado di riconoscermi intimamente.
In questo modo posso amarmi e diventare mia amica/o, in ogni mia parte.

So che ci sono aspetti di me che mi confondono e altri aspetti che non conosco, ma fino a quando continuo a essere mia amica/o e a volermi bene, posso cercare coraggiosamente e con speranza delle soluzioni alle incertezze e posso trovare strade per conoscermi ancora meglio.

In qualsiasi modo io appaia e mi esprima, qualsiasi cosa dica e faccia e qualsiasi cosa pensi e senta, in qualsiasi momento sono io, in maniera autentica.

Se in seguito alcune parti di come appaio, di come mi esprimo e di come penso diventano sconvenienti, posso mettere da parte ciò che non va, tenere ciò che rimane e inventare qualcosa di nuovo al posto di ciò che ho scartato.

Posso vedere, ascoltare, sentire, pensare, dire e fare.
Possiedo gli strumenti per sopravvivere, per essere vicina/o agli altri, per essere produttiva/o, per dare un senso e un ordine là fuori nel mondo delle persone e alle cose al di fuori di me.

Io possiedo me stessa/o e allo stesso tempo posso ideare me stessa.

Io sono me e sono giusta/o. 


Fonte: Avanta- The Virginia Satir Gloal Network

venerdì 13 aprile 2012

Acqua e perdita di peso...


 

Tutti sanno che bere acqua è importantissimo e senza di essa la vita non sarebbe possibile. Se sono noti gli effetti salutistici del bere acqua invece l'idratazione è spesso sottovalutata dal punto di vista del dimagrimento, anche se l'uomo è composto per il 60% di acqua.
Ormai è noto che l'aumento di peso può essere attribuita a diversi fattori, tra cui una riduzione della spesa energetica, una riduzione del fabbisogno di energia e un aumento dell'introito calorico, ma la maggior parte delle persone ignora che aumentare il consumo giornaliero di acqua è ampiamente riconosciuto come strategia per perdere peso. Studi epidemiologici suggeriscono che l'apporto energetico è significativamente inferiore, circa del 9% o 194 kcal al giorno, in coloro che bevono molta acqua rispetto a coloro che ne bevono poca, e che il consumo di bevande zuccherate è associato con l'aumento di peso e obesità. Recenti studi hanno dimostrato che aumentare l'ingestione di acqua diminuisce il consumo di bevande ad alto contenuto calorico e che aumentare il consumo di 1 litro di acqua al giorno nelle donne in sovrappeso è associato con la perdita di peso di circa 2 kg in più rispetto alle donne che ne bevono meno di 1 litro al giorno in un anno di dieta. Inoltre test di laboratorio hanno dimostrato che l'acqua consumata durante un pasto riduce le valutazioni della fame e aumenta il senso di sazietà.
In un recente studio, condotto presso l'università della Virginia nel 2010, è stato dimostrato che tra due gruppi di persone in sovrappeso che seguivano una dieta ipocalorica, la perdita di peso è stata differente tra il gruppo che doveva bere 500ml di acqua prima di ogni pasto principale rispetto all'altro gruppo che non doveva bere prima dei pasti, il primo gruppo ha perso 2kg in più nello stesso periodo di tempo.
Sebbene l'esatto meccanismo per cui la perdita di peso sia maggiore con un consumo maggiore di acqua è attualmente sconosciuto si possono valutare varie ipotesi:
  • In primo luogo, cambiamenti nelle sensazioni soggettive della fame e della sazietà sono associati con un'acuta riduzione dell'introito calorico nel pasto, questo potrebbe facilitare la perdita di peso e aumentare la fattibilità di una dieta ipocalorica.
  • In secondo luogo, sostituire bevande zuccherine nella dieta con l'acqua può portare ad una riduzione complessiva dell'introito calorico, infatti dati epidemiologici suggeriscono che bere bevande caloriche aumenta di circa 400 kcal l'introito calorico giornaliero.
Quindi alla luce dei recenti studi è importante aumentare il consumo di acqua durante una dieta dimagrante e per mantenere il peso raggiunto.
Per favorire la riduzione del peso corporeo seguendo un regime alimentare ipocalorico è assolutamente opportuno bere a piccoli sorsi e frazionando l'acqua durante la giornata fino ad arrivare a 2 litri di acqua al giorno, è importante bere due bicchieri di acqua appena svegli e 2 bicchieri di acqua prima dei pasti principali.

Dott.ssa Marianna Carone



venerdì 6 aprile 2012

Buona Pasqua!


Nutripsy augura a tutti una felicissima Pasqua, piena di serenità e gioia!

Dott.ssa Marianna Carone
Dott.ssa Manuela Carone

Consigli per le feste....


Ogni anno durante le feste si ripete sempre lo stesso ritornello....
Ci si dedica ad enormi abbuffate per poi porre rimedio e mettersi "a dieta" subito dopo oppure digiunando.

Eppure basterebbero pochi semplici accorgimenti per evitare di ritrovarsi con dei chili di troppo dopo le feste:
  • Per prima cosa ritrovare il piacere delle festività senza doversi dedicare esclusivamente al cibo, per chi ha la possibilità di stare in compagnia può porre maggiore attenzione alla convivialità della tavola e alla piacevolezza della conversazione piuttosto che all'abbuffata, per chi invece non è in compagnia può approfittare delle feste per coccolarsi, senza il bisogno del cibo, ma dedicandosi al relax e alla cura della propria persona, fare passegiate o cure estetiche...
  • Mangiare un pò di tutto, preferendo sempre i piatti più semplici e poco conditi, stuzzicando verdure crude durante tutto il pasto al posto di pane e stuzzicherie,
  • Imparare a dare un limite al proprio appetito, cioè non andare mai oltre il proprio senso di sazietà,
  • Fermarsi ad assoparare il cibo, non bisogna mangiare quello che ci si presenta davanti in maniera automatica, ma masticare lentamente e godere di quello che si ha nel piatto con calma e gusto,
  • Concedersi gli extra senza sentirsi in colpa, questo non deve autorizzare a mangiare qualsiasi cosa, ma concedersi una pietanza, tipo il dolce, che normalmente non si mangia,
  • Rompere il meccanismo per cui dopo che si è mangiato fuori dallo schema tutto è vanificato e quindi ci si sente autorizzati a strafare,
  • Mai digiunare per porre rimedio, è inutile e frustrante.
Ricordarsi sempre che perdere peso o semplicemente mantenersi in forma è un percorso lungo a cui dedicare costante impegno per modificare il proprio stile di vita...mangiare tantissimo in un giorno e poi digiunare è assolutamente sbagliato e sconsgiliato da un punto di vista salutistico.
Spero che questi piccoli consigli possano essere utili per evitare di ritrovarsi con qualche chilo di troppo dopo Pasqua,
 auguro a tutti di trascorrere delle feste serene e piene di armonia!

Dott.ssa Marianna Carone

martedì 3 aprile 2012

Quando Ho Cominciato ad Amarmi Davvero



Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto che la sofferenza e il dolore emozionali
sono solo un avvertimento che mi dice di non vivere contro la mia verità.
Oggi so che questo si chiama
AUTENTICITA’
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho capito
com’è imbarazzante aver voluto imporre a qualcuno i miei desideri,
pur sapendo che i tempi non erano maturi e la persona non era pronta,
anche se quella persona ero io.
Oggi so che questo si chiama
RISPETTO PER SE STESSI.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso
di desiderare un’altra vita e mi sono accorto che tutto ciò che mi circonda
é un invito a crescere.
Oggi so che questo si chiama
MATURITA’.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho capito di trovarmi sempre
ed in ogni occasione al posto giusto nel momento giusto e che tutto quello
che succede va bene.
Da allora ho potuto stare tranquillo.
Oggi so che questo si chiama
STARE IN PACE CON SE STESSI.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di privarmi del mio tempo libero
e di concepire progetti grandiosi per il futuro.
Oggi faccio solo ciò che mi procura gioia e divertimento,
ciò che amo e che mi fa ridere, a modo mio e con i miei ritmi.
Oggi so che questo si chiama
SINCERITA’.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono liberato di tutto ciò
che non mi faceva del bene: cibi, persone, cose, situazioni e da tutto ciò
che mi tirava verso il basso allontanandomi da me stesso,
all’inizio lo chiamavo “sano egoismo”, ma oggi so che questo è
AMORE DI SE’
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di voler avere sempre ragione.
E cosi ho commesso meno errori.
Oggi mi sono reso conto che questo si chiama
SEMPLICITA’.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono rifiutato di vivere nel passato
e di preoccuparmi del mio futuro.
Ora vivo di più nel momento presente, in cui TUTTO ha un luogo.
E’ la mia condizione di vita quotidiana e la chiamo
PERFEZIONE.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto che il mio pensiero può
rendermi miserabile e malato.
Ma quando ho chiamato a raccolta le energie del mio cuore,
l’intelletto è diventato un compagno importante.
Oggi a questa unione do il nome di
SAGGEZZA DEL CUORE.
Non dobbiamo continuare a temere i contrasti,
i conflitti e i problemi con noi stessi e con gli altri
perché perfino le stelle, a volte, si scontrarno fra loro dando origine
a nuovi mondi.
Oggi so che QUESTO è LA VITA!


Charlie Chaplin

*IMPORTANTE: questa splendida poesia è stata erroneamente attribuita a Chaplin. In realtà il titolo originale della poesia è “When I loved myself enough” ed è stata scritta da Kim e Alison McMillen