lunedì 3 febbraio 2014

LE NUOVE LINEE GUIDA PRATICHE PER IL TRATTAMENTO DELL’OBESITÀ

L’American College of Cardiology (ACC), l’American Heart Association (AHA) e l’Obesity Society in collaborazione con il National Heart, Lung, and Blood Institute (NHLBI) hanno rilasciato il 12 novembre 2013, le nuove linee guida pratiche per il trattamento dell’obesità.
Il panel di esperti (Panel) è stato convocato nel settembre 2008 dal NHLBI in collaborazione con il National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases (NIDDK) per aggiornare le linee guida cliniche dell’obesità del 1998 – tradotte anche in italiano e note come LIGIO. 
Il Panel ha considerato le nuove evidenze sulla valutazione e il trattamento del sovrappeso e dell’obesità, in particolare negli individui con altri fattori di rischio per malattie cardiovascolari e diabete. 
Le linee guida complete possono essere scaricate dal sito http://onlinelibrary.wiley.com/journlal/10.1002/(ISSN)1930-739X, qui di seguito riportiamo un sintesi in 10 punti:

1. Cinque domande critiche
Circa 78 milioni di adulti negli Stati Uniti hanno una condizione di obesità, che li pone a rischio di morbilità per una varietà di condizioni, tra cui il diabete, malattia coronarica e ictus. Un panel di esperti è stato assemblato per sviluppare un elenco di domande critiche da affrontare. Cinque domande mirate sono state selezionate sulla base della rilevanza per gli operatori sanitari che lavorano spesso con i pazienti obesi, e per fornire un aggiornamento sui benefici e i rischi della perdita di peso raggiunti con diversi approcci. Non sono state incluse domande relative alla genetica dell’obesità, al disturbo da alimentazione incontrollata, alla farmacoterapia, e al costo-efficacia degli interventi per gestire l’obesità. Le cinque domande critiche identificate sono state le seguenti:
1. Perdita di peso e riduzione dei fattori di rischio, eventi e mortalità per le malattie cardiovascolari (CVD).
2. Cut-points attuali per il BMI e la circonferenza vita in relazione al rischio CVD.
3. Differenti diete in relazione alla perdita e al mantenimento del peso.
4. Programmi comprensivi di modificazione dello stile di vita per la perdita e il mantenimento del peso.
5. Chirurgia bariatrica per la perdita e il mantenimento di peso e impatto sui fattori di rischio CVD e sulla mortalità a breve e a lungo termine.

2. Misurazione del BM della circonferenza vita
• Si raccomanda al medico di misurare il peso e l’altezza e di calcolare il BMI durante la visita annuale o più frequentemente per identificare i pazienti che necessitano di perdere peso.
• Si raccomanda di usare gli attuali valori soglia per il sovrappeso (BMI >25,0-29,9 kg/m2) e l’obesità (BMI >30 kg/m2) per identificare gli adulti che possono essere a rischio di CVD.
• Un valore soglia per l’obesità (BMI >30 kg/m2) dovrebbe essere usato per identificare gli adulti con aumentato rischio per tutte le cause di mortalità.
• I pazienti che sono sovrappeso o obesi dovrebbero riceve l’informazione che il loro livello di BMI li pone ad aumentato rischio per CVD, diabete di tipo 2 e tutte le cause di mortalità.

3. Misurazione della circonferenza vita
• La circonferenza vita dovrebbe essere misurata alla visita annuale o più frequentemente negli adulti sovrappeso e obesi.
• I valori soglia per una circonferenza vita elevata che possono essere usati sono quelli definiti dal National Institutes of Health or World Health Organization (> 88 cm donne; > 102 cm uomini).
• I pazienti che hanno una circonferenza vita elevata dovrebbero essere informati che i loro livelli di BMI li pongono ad aumentato rischio per CVD, diabete di tipo 2 e tutte le cause di mortalità.

4. Modesta perdita di peso
• Gli adulti sovrappeso e obesi con fattori di rischio CVD (incluso l’ipertensione arteriosa, la dislipidemia e l’iperglicemia) dovrebbero essere informati che anche una modesta perdita di peso (3-5% del peso corporeo) può determinare importanti benefici per i trigliceridi, la glicemia, l’emoglobina glicata e lo sviluppo di diabete. 
• Una maggiore perdita di peso (>5%) può ridurre ulteriormente la pressione arteriosa (sia la sistolica che la diastolica), migliorare all’assetto lipidico (sia il colesterolo LDL sia il colesterolo HDL) e la necessità di farmaci per controllare la pressione arteriosa, la glicemia e i lipidi.

5. Diete
• La prescrizione di una dieta per perdere peso è raccomandata come parte di un programma comprensivo di modificazione dello stile di vita, una componente del quale comprende un piano per raggiungere una riduzione dell’introito calorico.
• Qualsiasi dei seguenti metodi può essere usato per ridurre l’introito di cibo e calorico:
1. Prescrivere 1.200-1.500 kcal/die per le donne e 1.500-1.800 kcal/die per gli uomini (i livelli di kcal sono usualmente aggiustati per il peso corporeo individuale).
2. Prescrivere un deficit energetico di 500 kcal/die o 750 kcal/die.
3. Prescrivere una dieta basata sull’evidenza che restringe certi tipi di cibi (come i cibi ricchi in carboidrati, i cibi poveri di fibra, o cibi ricchi di grassi) al fine di creare un deficit energetico riducendo l’introito di cibo. 

6. Dieta basata sulle preferenze del paziente
• La prescrizione della dieta dovrebbe basarsi sulle preferenze e sullo stato di salute del paziente, preferibilmente con la consulenza di un nutrizionista.

7. Programma intensivo di modificazione dello stile di vita
• Agli adulti sovrappeso e obesi che beneficiano della perdita di peso è raccomandato di partecipare per almeno 6 mesi a un programma intensivo di modificazione dello stile di vita basato sulla terapia comportamentale che aiuta i partecipanti a migliorare l’aderenza alla dieta ipocalorica e ad aumentare l’attività fisica.
• Si raccomanda che programmi includano un intervento intensivo di perdita di peso (es., >14 sedute in 6 mesi) somministrato individualmente o in gruppo da personale formato (es. dietista, psicologo specialista dell’esercizio, consulente della salute).
• Le componenti principali dei programmi di modificazione dello stile di vita intensivo sono tre: 1) la prescrizione di una dieta moderatamente ipocalorica; 2) la prescrizione di un programma di incremento dell’attività fisica, e 3) l’uso di strategie derivate dalla terapia comportamentale per favorire l’aderenza alla dieta e alle raccomandazioni dell’attività fisica.
• Programmi somministrati per via elettronica (incluso il telefono) che includono un feed-back personalizzato da parte di personale formato possono essere prescritti per la perdita di peso, ma determinano un minore calo ponderale rispetto agli interventi faccia a faccia.
• Alcuni programmi commerciali che forniscono un programma di modificazione dello stile di vita possono essere prescritti come opzione per la perdita di peso, se la loro evidenza di efficacia e di sicurezza è stata pubblicata in riviste peer-review. 

8. Very Low Calorie Diet
• Si raccomanda che le Very Low Calorie Diet (definite se <800 kcal/die) siano usate solo quando sono disponibili un monitoraggio medico e clinici esperti e solo come parte di un programma molto intensivo di modificazione dello stile di vita.

9. Mantenimento del peso perduto
• Si raccomanda che il mantenimento del peso perduto sia una componente del piano del paziente di perdita di peso.
• Si raccomanda la partecipazione a un programma di mantenimento del peso perduto con contatti almeno mensili a lungo termine (>1 anno). 
• I programmi dovrebbero includere contatti regolari, faccia a faccia o via telefono, con personale formato, per incoraggiare il paziente ad adottare elevati livelli di attività fisica (200-300 minuti/settimana), misurare il peso corporeo (almeno 1 volta la settimana) e aderire a una dieta con contenuto calorico ridotto (necessaria per mantenere un peso corporeo più basso).

10. Terapia farmacologica e chirurgia bariatrica
• Negli individui con BMI >30 o BMI >27 con condizioni di comorbidità associate all’obesità che sono motivati a perdere peso, la terapia farmacologica può essere considerata come aggiunta al programma comprensivo di modificazione dello stile di vita per raggiungere gli obiettivi di perdita di peso e di salute.
• Negli adulti con un BMI >40 o un BMI >35 con condizioni di comorbidità associate all’obesità che non hanno risposto ai trattamenti comportamentali con o senza terapia farmacologica, la chirurgia bariatrica può essere un’opzione appropriata.
• Per gli individui con un BMI <35 non c’è una sufficiente evidenza per raccomandare le procedure di chirurgia bariatrica.
• La chirurgia bariatrica dovrebbe essere considerata come un’aggiunta ai trattamenti di modificazione dello stile di vita: trattamento comportamentale, modificazione dietetica e attività fisica.




Fonte: 2013 Management of Overweight and Obesity in Adults.

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